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la generazione twitch sta determinando i confini tra brand e pubblico nei mass media

Si parla in continuazione di generazioni Z ed Alpha come communities capaci di influenzare e cambiare il modo di fare pubblicità da parte dei brands. Già da alcune statistiche sui quotidiani emerge che, molti giovani vivono alcuni canali di comunicazione a bordo campo. 

Infatti, l’uso che la Gen Z e la Gen Alpha fanno dei social, è ormai passivo perché sfruttano queste piattaforme solo per guardare i contenuti di altri e scrollare i feed di personaggi conosciuti per puro divertimento. Instagram rimane, al momento, il social più utilizzato e a seguire TikTok. 

PUNTO DI CONTATTO CON LE NUOVE GENERAZIONI

Lo spunto su cui riflettere è la motivazione d’uso dei social: mediatica e di intrattenimento. Oggi le aziende possono entrare in modo unico in contatto con le nuove generazioni. Rendere attive le relazioni tra brand ed utente. Possono sfruttare i nuovi canali pubblicitari come Twitch di casa Amazon ormai definito come la TV del ventunesimo secolo. Twitch, è una piattaforma di streaming che trasmette video in diretta, specializzata nei videogiochi e capace di interagire con i propri spettatori attraverso un microfono e una chat. Da qui, il significato del termine streamer, ormai considerato un “influencer” legato al gaming e allo eSport. Indossa capi che rappresentano i brand di molte aziende facendo promozione. 

Un trend in crescita riconducibile al passaggio generazionale dal broadcasting tradizionale alle piattaforme digitali. Un evento di questi ultimi giorni però, ha cambiato i numeri e la performance di questo canale, facendo diminuire le visioni di streaming e del gaming: il Festival di Sanremo 2023. Ha spinto i giovani tra i 25 e i 34 anni a guardare la TV. Questo dimostra che l’impegno della produzione Rai è catturare l’attenzione della Gen Z. La scelta di Chiara Ferragni (l’influencer più famosa) come co-conduttrice del Festival è stata fatta con l’intento di riportare verso la TV, l’ascolto di fasce d’età ormai distanti dalla comunicazione lineare. Focalizzando l’attenzione anche sulla pubblicità Rai. 

CONCLUSIONE

Quindi possiamo concludere con una considerazione tratta da un’intervista a Paul Nesbitt in un articolo di G.Coll, su IlSole24ore”: la «generazione Twitch è alla guida del cambiamento culturale e sta ridefinendo i confini tra brand e pubblico. La prima regola è creare contenuti interattivi.»