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le tecnologie immersive come cambieranno il lavoro?

Le tecnologie immersive sono il futuro dell’innovazione nel mondo del lavoro che subirà trasformazioni radicali nei prossimi anni. Ci saranno nuove opportunità nel campo dell’apprendimento, dello sviluppo di competenze digitali e questo porterà alla creazione di nuove professioni. 

GLI SCIENZIATI SOCIALI SI SONO INTERROGATI
A ogni ondata di innovazione tecnologica, gli scienziati sociali si sono sempre interrogati sui rischi di sostituzione del lavoro umano e sulle opportunità legate alla creazione di nuovi lavori. In realtà i mutamenti nel mondo del lavoro riguarderanno più l’aspetto organizzativo e la relazione tra uomo e strumento tecnologico. Ci sarà in particolare una figura professionale che emergerà, il prompt engineer (ingegneri dei prompt). Specializzata nel guidare l’intelligenza artificiale generativa per ottenere risultati pertinenti e di alta qualità. Sarà necessario “fare le domande giuste”per ottenere ottimi risultati. Si svilupperà una maggiore richiesta di competenze digitali sostenute dallo sviluppo di programmi di formazione. «Oggi, infatti, solo il 46% della popolazione italiana mostra di avere almeno competenze digitali di base, rispetto a una media UE del 54%». È stato lo stesso Elon Musk a dichiarare che l’artificial intelligence è per l’80% opportunità e per il 20% rischi. 

REGOLAMENTO EUROPEO SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
il Consiglio ha approvato il 21 maggio definitivamente l’impianto legislativo messo a punto dall’Unione europea: «Il regolamento europeo adotta un approccio basato sul rischio, imponendo ai vari sistemi di intelligenza artificiale vincoli proporzionati ai pericoli che essi rappresentano per la società e […] per i diritti umani». “Intelligenza artificiale, ok finale alle regole Ue” di Beda Romano Il Sole 24 Ore. Sembra che il regolamento entrerà in vigore nel 2026. Al momento siamo ancora in una fase che va a rilento per tutto ciò che riguarda l’intelligenza artificiale generativa: gli strumenti disponibili sono decine all’interno di piattaforme conosciute. Ma nel 2025 secondo gli esperti raddoppieranno. 

UN CAMBIAMENTO PROFONDO
Non parliamo solo di una sfida di ordine tecnologico, ma di un cambiamento profondo e organico, che impatterà su tutta l’organizzazione dell’impresa. Occorre reinventare il lavoro, rimodellare la forza lavoro e preparare i lavoratori al cambiamento attraverso una profonda azione di formazione. Significa istruire specialisti in dati, ingegneri di Ai, consulenti tecnologici ed esperti nell’integrazione delle tecnologie immersive all’interno dei processi aziendali. Per le aziende diventerà fondamentale trovare del personale che non sia formato solamente dal punto di vista tecnico ma che sappia anche collegare l’intelligenza artificiale al mondo o al settore in cui opera. La preoccupazione diffusa riguarderà la velocità del sistema e la necessità di rendere flessibile la forza lavoro. Ne conseguirà sicuramente il disorientamento dei lavoratori più anziani e in generale di quelli che hanno minori competenze digitali.