È un termine che ritroviamo spesso negli articoli di quotidiani ma anche in riviste di generi diversi. È un mondo digitale immersivo e aperto, a cui si può accedere attraverso la realtà virtuale. Dove si può fare shopping, incontrare gli avatar degli amici, partecipare attivamente ad un meeting immersi in un ambiente VR pur essendo distanti.
UNA TENDENZA CONSIDERATA GIÀ IN DIVERSI SETTORI
Tra i colossi che oggi stanno lavorando alla costruzione del metaverso c’è Facebook e Microsoft. Il gaming del metaverso è stato presentato anche nelle ultime passerelle di moda nella Fashion Week, dove designers come Jonathan Simkhai ha proposto look acquistabili sia in versione digitale sia in versione reale (sdoppiamento che diventerà la nuova normalità). Mentre il giapponese Masayuki Ino di Doublet, considera il metaverso un “luogo” in cui la diversità, è naturale. I suoi capi infatti, si adattano a chiunque indipendetemente dal sesso, dall’età e dalla taglia.
METAVERSO ANCHE IN ARCHITETTURA
Anche in architettura si parla di “cyber-urbana” con Liberland, la città progettata da Zaha Hadid. «I visitatori potranno entrare nel “cyber-urban crypto incubator” tramite Mytaverse – una piattaforma su cloud che crea ambienti 3D – e una volta dentro visitare gli edifici progettati da Zaha Hadid Architects, tra cui un municipio, una piazza e un centro espositivo, progettati nel tipico stile dello studio, caratterizzato da forme sinuose. Schumacher ha progettato la città utilizzando il parametricismo, un particolare tipo di software sfruttato per generare forme architettoniche» (tratto da un articolo “Liberland, la città nel metaverso progettata da Zaha Hadid” di Domus magazine).
FASTFOOD E NIKE
Come McDonald’s ha registrato nuovi marchi considerando la tendenza al metaverso. Anche un altro colosso delle sneakers come Nike sta dimostrando un certo entusiasmo «estendendo l’applicazione dei propri brand registrati a prodotti pensati interamente per il mondo virtuale».
CONCLUSIONI
Perchè mai, dobbiamo vivere una simulazione giocosa della realtà fisica quando ne possiamo far parte realmente? Respirando sensazioni, odori, rapporti sociali e i contatti fisici insieme ad altri. E questi anni di pandemia hanno contribuito ad accelerare la sostituzione della realtà con la verità dell’illusione? Sono queste le domande che molti si staranno ponendo quando si parla di Metaverso, soprattutto quelli appartenenti alle generazioni boomer e X. Forse in questo modo avremo la possibilità di catapultarci in un’immagine artificiosa con il cielo azzurro caro al surrealista Renè Magritte e che, ricorda il Truman Show dove non esisteranno più conflitti, inquinamento, diversità e pandemie? O si tratta “semplicemente del futuro di Internet”? Abbiamo ancora molto su cui riflettere e capire.