L’out of home advertising (OOH) indica la pubblicità esterna all’ambiente domestico. Spesso diventa brand art. È un mezzo di comunicazione che si presenta solitamente nelle aree pubbliche mediante diverse tipologie di supporto. Si parla di Transit Media nel caso di tabelloni all’interno di aeroporti, stazioni metropolitane e sui mezzi di trasporto. Road Side quando le affissioni avvengono sull’arredo urbano. Retail & Leisure quando la pubblicità si presenta su schermi di centri commerciali, negozi, stadi.
DOOH: Digital Out of home
Quando poi, la comunicazione esterna è digitale, l’OOH si trasforma in DOOH: Digital Out of home. Nell’ultimo decennio, lo sviluppo del digitale ha portato una trasformazione profonda nel modo di fare advertising. Il DOOH diventa dinamico grazie a schermi led e lcd, video proiezioni su facciate, 3D digital billboard con effetti tridimensionali. Questa rivoluzione ha reso più accattivante la comunicazione. I cartelloni in 3D rendono l’esperienza dello spettatore più immersiva superando i confini con la realtà fisica. Coca-Cola è stata uno dei primi brand che ha realizzato la Digital Out Of Home.
LO SPAZIO URBANO
Le aziende investono sempre di più nel connubio tra tecnologia e creatività. Lo spazio urbano diventa un palcoscenico dove le iniziative di marketing sono pensate come attrazioni a prova di click. Proviamo a pensare alla scultura gigante di Yayoi Kusama che abbraccia lo store di Louis Vuitton agli Champs-Élysées a Parigi. Una campagna fortemente immersiva e instagrammabile per i passanti. Connessione tra realtà fisica e digitale.
Lo spazio urbano, oltre che palcoscenico, diventa anche connessione con la comunità e canale di comunicazione. Dove incontriamo anche altre forme di divulgazione non convenzionali come la street art o art wall. Negli ultimi anni, il murales può essere benissimo considerato un formato unico nel suo genere. Le aziende riconoscono il suo forte impatto nella relazione tra brand e consumatore.
IL MURALES
Il murales advertising o brand art è in grado di comunicare l’essenza di un marchio attraverso l’arte e allo stesso tempo di riqualificare il territorio. È una forma creativa capace di rendere visibili angoli e valorizzare città poco conosciute. È capace di ridisegnare una nuova relazione con la comunità grazie alla sua creatività e non al suo algoritmo.
Brand art è anche Brand urbanism.