Esiste una scarsa consapevolezza tra i consumatori sull’importanza di smaltire correttamente i dispositivi elettronici. Quattro italiani su dieci – secondo una ricerca realizzata da Ipsos per Erion Weee – non conoscono il significato dell’acronimo RAEE rifiuti di AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) in inglese WEEE. Inoltre non conoscono l’esistenza del servizio di ritiro «uno contro zero», portando alla conseguenza che le piccole apparecchiature restano nei cassetti delle nostre case.
IL SIGNIFICATO DEL TERMINE RAEE
RAEE è anche il marchio (simbolo del bidone dell’immondizia su ruote con una croce sopra) che deve comparire su tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche. Un corretto smaltimento non solo riduce i danni ambientali ma permette di recuperare materie prime preziose. Ad esempio, dalle schede elettroniche dei nostri telefonini si possono ricavare oro, argento, rame e terre rare. Il riscaldamento del pianeta è un serio problema. Secondo l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, organismo delle Nazioni Unite) la produzione di elettricità è responsabile di un quarto delle emissioni, mentre un altro quarto viene da agricoltura, allevamenti e deforestazioni.
QUALI SONO LE APPARECCHIATURE RAEE
Le apparecchiature elettriche ed elettroniche che vengono indicate con RAEE sono: grandi elettrodomestici (frigoriferi, congelatori…), grandi bianchi (forni, lavatrici…), tv e monitor, elettronica di consumo (telefonini e computer) e sorgenti luminose. Il processo di smaltimento avviene in un centro di raccolta dove gli apparecchi vengono smontati e le materie separate. I componenti vengono successivamente inviati a impianti specializzati per il riciclaggio. Le materie prime ottenute vengono vendute per essere utilizzate per la produzione di nuovi prodotti. I rifiuti non riciclabili rimasti vengono sottoposti a un processo di trattamento per ridurre al minimo l’impatto ambientale.
CHE COS’È L’ECONOMIA CIRCOLARE?
I rifiuti AEE rientra nell’economia circolare: un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. In questo modo si allunga il ciclo di vita dei prodotti e si riducono i rifiuti. Un altro vantaggio e la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra.
«Secondo il Global E-Waste Monitor i RAEE rappresentano la tipologia di rifiuti con la più rapida crescita al mondo: nel 2030 si arriverà a generarne oltre 74 milioni di tonnellate, un incremento tre volte più veloce della crescita della popolazione mondiale». (dal magazine EconomiaCircolare.com)
CONCLUSIONI
Occorre riflettere ogni volta che il ciclo di vita di un prodotto elettronico finisce per la salvaguardia delle generazioni future e dell’ambiente che noi tanto promuoviamo sui social network durante i nostri bei viaggi.